Morcellatore
acquisto per l'ospedale di Negrar
SCHEDA PROGETTO
Il progetto
Dotare il Reparto di Urologia dell’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella di un morcellatore di ultima generazione con un manipolo motorizzato per morcellatore con lama pluriuso.
Lo scenario
In Urologia l’aumento volumetrico della prostata rappresenta la patologia più frequente. Clinicamente viene definita Ipertrofia Prostatica Benigna e si verifica nel maschio adulto con un’incidenza del 50% degli uomini di età compresa fra 51 e 60 anni, del 70% dei 61-70 enni, per arrivare al picco del 90% negli ottantenni.
Questi pazienti spesso sono affetti da altre patologie: cardiovascolari, neurologiche, metaboliche ed altro per cui sono sottoposti a terapia con farmaci anticoagulanti ed antiaggreganti che rendono il sangue più fluido ma espongono il paziente ad un maggior rischio di sanguinamenti. Il trattamento chirurgico/endoscopico dell’ipertrofia prostatica consiste nell’asportazione dell’adenoma, cioè della parte centrale della prostata, ma essendo la prostata un organo fortemente irrorato, espone il paziente a sanguinamenti che sono ancora più copiosi nel caso di terapie mediche con anticoagulanti ed
antiaggreganti.
Il trattamento classico (TURP) utilizzando una corrente di taglio monopolare o bipolare non garantisce al paziente una perfetta emostasi e lo espone alla cosiddetta caduta di escara dopo 20-30 giorni, cioè alla caduta della crosticina prodotta dalla coagulazione durante l’intervento che fisiologicamente tende a staccarsi dopo 20-30 giorni e creare un sanguinamento spontaneo.
Pertanto è da alcuni anni che viene utilizzato il laser per la dissezione dell’adenoma prostatico (HOLEP – THULEP) in quanto questa fonte di energia ha maggiori possibilità di coagulazione durante il trattamento ed espone i pazienti a minori rischi. Oltretutto, in previsione dell’intervento, i pazienti non sospendono la loro terapia medica antiaggregante o anticoagulante e sono quindi più protetti per la loro patologia di base cardiologica o neurologica. A completamento del trattamento endoscopico laser per l’ipertrofia prostatica si asporta all’esterno il tessuto enucleato con uno strumento, il morcellatore, che spezzetta l’adenoma prostatico e ne aspira i frammenti.
Questo morcellatore è composto da un generatore e da una pompa aspirante alle quali si abbina un manipolo provvisto di una lama per la spezzettatura del tessuto da asportare.
Obiettivo
modificare la nostra tendenza operatoria aumentando i pazienti operati con il laser a scapito di quelli operati con TURP. In questa maniera sappiamo che potremo affrontare con più sicurezza il sanguinamento intra- e peri-operatorio e potremo anche decidere di rimuovere il catetere postoperatorio con una giornata di anticipo. Tutto questo avrebbe due risvolti pratici:
Il primo, riducendo il sanguinamento, riduce anche la necessità di trasfusioni di sangue.
Il secondo, rimuovendo in anticipo il catetere, permette di anticipare la dimissione e ridurre le giornate di degenza.
Benefici
Nel reparto di Urologia dell’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella vengono, oggi ,circa 700 interventi di asportazione endoscopica dell’adenoma prostatico. Tali interventi attualmente vengono eseguiti per la maggior parte dei casi con la tecnica classica della TURP e solo in minima parte e per casi selezionati con il laser (HOLEP - THULEP). Nella quotidiana attività clinica ci capita sempre più spesso di dover operare la prostata di pazienti cardiopatici, o con altre patologie, che assumono farmaci antiaggreganti o anticoagulanti.
La dotazione dell’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella di un morcellatore permetterà di aumentare i casi trattati con la metodologia laser con grandi benefici per i pazienti.